Alle origini della Pinacoteca
Come citato dal sito della Pinacoteca di Bologna “[…]Il percorso espositivo vuole approfondire il tema dei rapporti tra Antonio Canova (1757-1822) e la città di Bologna, le sue istituzioni ed i suoi artisti, evidenziando inoltre il ruolo dello scultore nella storia della Pinacoteca. Il maestro del Neoclassicismo italiano contribuì infatti ad operazioni diplomatiche di straordinaria rilevanza per il patrimonio artistico della città, recuperandolo in larga parte della Francia, dove era stato accumulato dalle spoliazioni napoleoniche. […]”
Sono approdata a questa mostra dopo un brunch sostanziosissimo e molte buone intenzioni: due giorni di saziante Bologna per il mio spirito, il cibo che adoro, la città che a volte mi manca, l’Arte che si sbilancia nelle tante scelte che questo posto può offrire.
In realtà cercavo qualcosa di contemporaneo ma per Canova non potevo non fare un’eccezione.
Il percorso intagliato nella Pinacoteca non è affatto stancante; perché dico questo? Perché si tende a ragionare di esposizioni filo classiciste come di esposizioni un po’ melodrammatiche e poco coinvolgenti, come se la magnificenza della loro presenza fosse sufficiente giustificazione per il visitatore che – a parer mio – ha bisogno anche di nutrirsi di informazioni sui contesti vissuti e sul perché certe opere sono nate ed hanno viaggiato attraverso il tempo.
Per cultura, studi, o semplice dimenticanza, non riusciamo sempre ad accostare la persona, il personaggio, il suo lavoro, alla contemporaneità che stava vivendo e quindi il contesto sociale ed economico: per questo vorrei elogiare il più possibile la curatela di questo evento, perché si è contestualizzato il Canova non solo come maestro Scultore ma anche come diplomatico.
Viene inoltre esposto il ruolo che molti artisti avevano al tempo: l’artista era messaggero, pedina fondamentale per intrecciare trame politiche importantissime, simbolo di prestigio e – a volte – una preziosa carta da giocare dal proprio mazzo.
Scorso il piano ben studiato ( e devo dire che finalmente sono stati azzeccati anche i colori di accompagnamento per l’allestimento e le luci posizionate in maniera magistrale, riuscendo ad esaltare realmente la solenne morbidezza gelida dei marmi e dei gessi) con un solo biglietto è stato possibile salire ai piani superiori della Pinacoteca per godersi un fittissimo programma espositivo che parte dalle pale poliformi del ‘200 ed arriva al ‘700.
Piccola nota colorata : sempre di più viene integrata la multimedialità ai percorsi espositivi e noi visitatori possiamo finalmente godere di spiegazioni chiare e semplici da usare che non riguardino solo microscopici cartoncini attaccati sui muri.
Anche in questo caso è disponibile un qr code che garantisce l’accesso alle informazioni direttamente sullo smartphone.
Questa mostra è solo lo start di un progetto ben più ampio, in collaborazione con numerosi enti del Bolognese: l’inizio fa ben sperare.
Ulteriori info: https://www.canovabologna.it/
Qui un .pdf con la spiegazione delle tre sezioni con cui è stato impostato il percorso.
Dal 04 Dicembre 2021 al 20 Febbraio 2022









BOLOGNA
LUOGO: Pinacoteca Nazionale di Bologna
INDIRIZZO: Via delle Belle Arti, 56
ORARI: martedì, mercoledì ore 9-14 | giovedì – domenica e festivi ore 10-19 | lunedì chiuso
CURATORI: Alessio Costarelli
ENTI PROMOTORI: La mostra è promossa in sinergia con l’Accademia di Belle Arti di Bologna e si è avvalsa della collaborazione della Società di Santa Cecilia. Amici della Pinacoteca Nazionale di Bologna, del Dipartimento di Architettura dell’Università di Bologna e della casa editrice Electa
COSTO DEL BIGLIETTO: Intero 10 €
Disposizione opere: 10
Illuminazione: 10
Tematica: 10
Prezzo: € 10
Tempo: 4h